INFO Frequenziale


E' stato dimostrato che le frequenza e insieme la forma degli impulsi elettrici determinano l'esatta via degli impulsi discendenti da uno stesso focus corticale
(W.S. Mc Culloch).

Come arriva a destinazione l'informazione frequenziale?

La differenziazione della frequenze soddisfa un principio funzionale: l'instradamento entro conduttori giusti di correnti giuste.
Da un'area motoria si dipartono fasci di nervi impacchettati in un unico condotto e destinati ad alimentare con energia elettrica il gruppo muscolare di quell'area governato. Durante il tragitto, il fascio, si suddivide in raggruppamenti di fibre sempre più minuti le quali si distaccano, dal condotto primario, quando attraversano apposite punti di derivazione (plessi, placche, sinapsi).
I circuiti derivati si innestano così in muscoli specificati, in fibrille muscolari di dimensioni microscopiche. Come mai le correnti di provenienza cerebro-spinale sanno trovare così bene la loro strada dirigendosi verso il punto giusto e senza mai disturbarsi a vicenda lungo il tragitto?
Il fenomeno è spiegabile facilmente.
Dalle aree corticali partono milioni di conduttori bicilindrici (fibre nervose) impacchettati in condotti che ne contengono da 50 a migliaia, opportunamente separati tra loro, isolati, lievemente ritorti, così da ridurre al minimo l'effetto pellicolare. Ogni conduttore bicilindrico (fibra nervosa) porta una corrente di una determinata frequenza. E' tarato per trasportare proprio quella corrente di quella frequenza. Questo è dovuto al rapporto che si crea tra la lunghezza dei raggi dei cilindri coassiali e l'ampiezza della corrente oscillante. Quando un conduttore o un gruppo di conduttori, fuoriescono (nell'ambito della placca di scambio) dal condotto principale, ciascuno dei conduttori stessi si collegherà ad un determinato circuito derivato: proprio a quel circuito che è tarato per trasportare la corrente della medesima frequenza, o in altri termini, si collegherà proprio a quel circuito i cui due cilindri hanno gli stessi raggi del circuito principale. La corrente oscillante, prodotta, dunque, per esempio nell'area 26 del cervello e destinata ad entrare proprio nei muscoli del dito indice, saprà trovare la sua strada proprio in virtù del suddetto meccanismo.
La singola fibra, costituita da due cilindri di un certo raggio ciascuno, andrà a congiungersi (man mano che dal cervello scende sino al dito) con le altre fibra, i cui cilindri abbiano gli stessi raggi. E poiché la corrente di una certa frequenza non potrebbe scorrere in cilindri di raggio non proporzionato alla sua ampiezza, ecco che il flusso creato nell'area 26 per essere destinato al dito indice, penetrerà, al termine del lungo tragitto dal cervello al dito, proprio nelle fibrille muscolari dell'indice.
Centinaia, migliaia, milioni forse, di correnti oscillanti di frequenze diverse, trasportate, ciascuna dal suo conduttore appositamente tarato, scorrono su e giù per l'organismo senza, cosi, disturbarsi tra loro.
(dott. G.Mancini)


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